Il primo album porta comunque ai Cure delle buone recensioni da parte della critica e anche un inaspettato, anche se modesto, successo commerciale: la Fiction punta su di loro facendo leva sul carattere e sui modi eccentrici con cui si propone il gruppo, più che sul suo valore musicale. Nel 1980 SEVENTEEN SECONDS, il nuovo album del gruppo, entra in classifica rivelando il profilo di una delle piu’ grandi band del decennio appena trascorso: i testi di Robert Smith, desolati e con un innato gusto per il grottesco, mettono tutti d’accordo: i Cure sono per molti versi il gruppo più stimolante della sempre caotica scena underground inglese, e la band inizia ad accarezzare con la mente dei progetti ambiziosi.